Psicologa
Natascia
Brighi
Stress
Lo stress è una risposta psicofisica a compiti anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi.
Lo stress può influire sul modo in cui ci si sente emotivamente, mentalmente e fisicamente e può arrivare a influenzare anche il comportamento.
Ci si può sentire emotivamente:
-
sopraffatti,
-
tristi,
-
irritabili e feriti,
-
ansiosi,
-
indifesi e/o impauriti,
-
frustrati e privi di autostima.
Ci si può sentire mentalmente
-
preoccupati,
-
incapaci di concentrarsi,
-
in difficoltà nel prendere decisioni.
Fisicamente si possono manifestare (somatizzando)
-
mal di testa,
-
tensione muscolare o anche dolore,
-
vertigini,
-
disturbi del sonno,
-
stanchezza costante,
-
alopecia,
-
orticaria,
-
eccesso o
-
mancanza di appetito
Si può essere portati a
-
piangere,
-
dormire più del solito o, al contrario, soffrire d’insonnia,
-
disinteressarsi di attività normalmente ritenute piacevoli,
-
restare da soli,
-
bere e/o fumare di più,
-
rispondere in modo brusco,
-
evitare persone e situazioni con cui si hanno problemi.
I disturbi psicologici correlati allo stress sono:
-
disturbo acuto da stress,
-
disturbi psicosomatici (asma bronchiale, ipertensione arteriosa, colite, eczema cutaneo, alopecia psicogena, ulcera gastro-duodenale),
-
fibromialgia (patologia di origine medica ma i cui effetti portano ad un carico pesante anche a livello emotivo),
Lo stress è una risposta psicofisica che l’organismo mette in atto in risposta a compiti che sono valutati dall’individuo come eccessivi: questo significa che un evento stressante per qualcuno potrebbe non esserlo per altri e che uno stesso evento in fasi di vita diverse può risultare più o meno stressante.
Soffri di Stress, ti senti stressato?
contattami e fissa un incontro, ricevo a Ravenna
Fissa un appuntamento, chiama il +39 349 776 9165
Quando vissuto in modo positivo e in tempi adeguati lo stress può anche motivare il soggetto che lo vive, per esempio preparandosi per un colloquio di lavoro o per una prestazione sportiva; avvicinandosi al mondo animale lo stress può infine aumentare la possibilità di sopravvivenza in condizioni estreme, perchè in grado di
aumentare il battito cardiaco,
-
tendere i muscoli,
-
aumentare la frequenza di respirazione per assorbire maggior ossigeno, che verrà usato dal cervello per aumentare l’attività (lucidità, velocità di pensiero, …).
Pensiamo per esempio al caso di un terremoto notturno, questa reazione dell’organismo può fare la differenza tra la vita e la morte nei ristretti tempi disponibili per svegliarsi e fuggire.
Gli agenti stressanti o stressor sono di varia natura: piacevoli, spiacevoli, concreti, astratti.
Lo stress può essere provocato da:
eventi della vita sia piacevoli che spiacevoli (ad esempio: matrimonio, nascita di un figlio, morte di una persona cara, divorzio, pensionamento, problemi sessuali);
cause fisiche: il freddo o il caldo intenso, abuso di fumo e di alcol, gravi limitazioni nei movimenti;
fattori ambientali: la mancanza di un’abitazione, ambienti rumorosi, inquinati sono fattori determinanti di un certo stato di stress;
malattie organiche: quando il nostro corpo è affetto da una malattia, l’intero organismo, nel tentativo di difendersi, si pone in uno stato di tensione che, nella maggior parte dei casi, per le scarse difese in grado di apportare, sfocia in una condizione di stress; in particolare, chi soffre di malattie croniche e degenerative, magari non riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale come invalidanti (ad esempio la fibromialgia), si trova un enorme carico di sofferenza fisica senza una valida terapia di supporto, nella consapevolezza che non vi sono possibilità di miglioramento e che si trovano a dover fare i conti con una patologia "invisibile" all'occhio nudo, quindi vissuta da chi non la conosce come "una malattia della mente" o un "pretesto per non essere reattivi" nella vita di tutti i giorni.
cataclismi.
Ogni persona, ha un vissuto soggettivo degli eventi e degli stimoli interni ed esterni e, di conseguena li vive in modo diverso.
In linea di massima possono essere individuate tre fasi nella risposta di adattamento o GAS (sindrome generale di adattamento):
-
fase di allarme: sono presenti modificazioni biochimiche
-
fase di resistenza, nella quale avviene un'organizzazione funzionale in senso difensivo
-
fase di esaurimento, caratterizzata dal collassamento delle difese e l'impossibilità di adattarsi ulteriormente.
Questa successione è una sorta di "bilanciamento" tra una condizione in cui l'organismo recupera le energie e cerca di ristabilire un equilibrio (omeostasi) ed una in cui l'organismo ha un dispendio energetico.
La durata dell'evento stressante permette di definire ulteriormente lo stress in due categorie:
-
stress acuto: si verifica una volta sola e in un lasso di tempo limitato
-
stress cronico: quando lo stimolo è reiterato o di lunga durata.
La quantità di eventi stressanti può essere considerata un ottimo indice predittivo dello stato di salute o dell'insorgenza di problemi psicologici.
Per quanto riguarda gli stress "cronici", essi si possono ulteriormente distinguere in:
-
intermittenti, che si presentano ad intervalli regolari, con una durata limitata, e sono quindi più o meno prevedibili
-
cronici propriamente detti: situazioni di lunga durata che investono l'esistenza di una persona (per esempio lo status socio-economico o la vita coniugale) e che diventano stressanti nel momento in cui rappresentano un ostacolo costante al perseguimento dei propri obiettivi.
Cura e terapia
Non è sempre possibile prevenire lo stress, ma si può imparare a gestirlo ed affrontarlo in molti modi, per esempio:
-
condividere le difficoltà con amici e parenti,
-
prendersi più tempo per sé stessi e per i propri interessi, fare ciò che ci piace
-
prendersi una periodo di riposo (vacanza se possibile),
-
praticare regolare esercizio fisico e assicurarsi di mangiare in modo sano,
-
assicurarsi di riposare a sufficienza, cercando di mantenere un ritmo sonno veglia regolare,
-
chiedere un supporto emotivo da parte di un professionista
La risposta peggiore possibile allo stress è canalizzare rabbia e tensione in fumo, alcolici o altre abitudini poco salutari, che sortiranno l’effetto diametralmente opposto; l’obiettivo è invece sempre prendere il controllo della situazione, per evitare che questa peggiori.
Ti senti sempre stanco anche se dormi un numero adeguato di ore?
Quando parli del tuo disagio ti senti dire che "dovresti sforzarti di più" e ti senti giudicato?
Sei irritabile ed ogni cosa, anche la più banale, all'improvviso ti irrita e non riesci a controllare la tua reazione?
Hai difficoltà a concentrarti o a mantenere la concentrazione?
Senti che l'ansia correlata a situazioni stressanti sta diventando difficile da gestire?
Non c'è nulla che stimoli il tuo interesse?
Ti costa più fatica uscire e distrarti con gli amici?
Ti ritrovi più facilmente con le lacrime agli occhi per ragioni che prima riuscivi a gestire senza difficoltà?
Senti il bisogno di consolarti con qualche sigaretta in più o mangiando e bevendo di più? O al contrario, sei inappetente?
Oltre alle condizioni di cui sopra, inizi ad avere sintomi fisici, anche invalidanti, come emicrania, problemi intestinali o gastrici, orticaria...?